Giù le mani dai cani del canile di Palermo

Orlando blocchi la deportazione dei cani. Pezza inutile, pensi ad un altro canile a Palermo.

Il bando sul trasferimento dei cani custoditi nel canile di Palermo è un inutile spreco di denaro, per altro appare poco trasparente, sopratutto dal punto di vista dei risultati previsti.

Il sindaco Orlando lo revochi in autotutela e venga in audizione all’Ars a riferire sullo stato dell’arte del fenomeno a Palermo e sulle politiche del Comune su questo versante. Intanto eviti di pensare a provvedimenti tampone che servono solo a nascondere il problema sprecando solo denaro pubblico, la strada da percorrere è un’altra, è la realizzazione di un nuovo canile a norma.

Il trasferimento di un numero imprecisato di cani da Palermo a Caserta, per un importo di poco più di 380 mila euro è solo una pezza, nulla di più. Non risolve nulla, visto considerato l’unico dato certo che si evince dal capitolato del bando è che il 50 per cento di questi probabilmente tornerà a Palermo.

Tutto ciò è uno spreco inaccetabile, specie se si pensa che ai 380 mila previsti va aggiunto l’ulteriore costo di 250 mila euro per il rinnovo delle convenzioni con i rifugi privati, nelle more della definizione del bando che è in corso da fine dl 2017.

Qui l’unica cosa da fare è pensare a provvedimenti strutturali, come la realizzazione di un nuovo canile a norma che dia risposte definitive e non tampone a incentivare politiche atte ad aumentare il numero di sterilizzazioni.

Convocheremo Orlando in audizione, intanto il sindaco di Palermo provveda a congelare il trasferimento dei cani.

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